VILLA ADRIANA. IL NINFEO FEDE O TEMPIO DI VENERE
L’edificio prende il nome dal Casino Fede, costruito su resti romani dal conte Giuseppe Fede nel Settecento, quando divenne proprietario di gran parte di Villa Adriana, e vi fece scavi, rinvenendo splendide sculture.
Il Ninfeo ha al centro un Tempio circolare di ordine dorico, che è stato restaurato negli anni '50 col suo fregio, sistemandovi una statua di Venere, là rinvenuta. Era quindi dedicato alla dea Venere, progenitrice della Gens Julia e protettrice della Casa Imperiale fin dal tempo di Augusto.
Intorno al Tempio era un’area scoperta circondata da un portico semicircolare, sul quale si aprivano due esedre; i pavimenti erano in opus sectile di marmi preziosi, di cui rimangono diversi frammenti restaurati. Le colonne del portico però sono scomparse, e così pure i capitelli.
Sotto al Casino Fede passa una Via carrabile romana che ha ancora il basolato originale, con i solchi lasciati dalle ruote dei carri. Faceva parte della rete viaria di servizio della Villa, in gran parte sotterranea, di cui parleremo in un prossimo post. Purtroppo non è aperta al pubblico e si può vedere solo dall’alto.
Il Ninfeo sorge su un'alta rupe di tufo, arginata da un muro di contenimento decorato da nicchie rivestite di 'tartari' (finte stalattiti). Era l'ingresso scenografico e monumentale per coloro che provenivano dal Teatro Greco. Un muro analogo con identica decorazione si vede anche sul lato opposto, salendo in direzione del Pecile.