Marina De Franceschini è archeologa e ricercatrice indipendente. È una delle maggiori studiose della Villa Adriana di Tivoli e delle ville romane in generale, sulle quali ha pubblicato diversi volumi ed articoli (sito web: www.villa-adriana.net).
Assieme all’archeo-astronomo Giuseppe Veneziano ha aperto nuove strade nello studio dell’Archeoastronomia negli antichi edifici romani; la letteratura esistente si concentra su edifici preistorici, egizi, maya e medievali e di rado su quelli greci e romani.
Hanno studiato l’orientamento astronomico di altri edifici antichi a Roma: il Mausoleo degli Equinozi (sulla via Appia), l’Horologium Augusti, la Domus Aurea. Lo hanno scoperto nel Mausoleo di Adriano (Castel Sant’Angelo) e soprattutto nel Pantheon di Roma, con lo straordinario Arco e il Quadrato di Luce che si vedono solo due volte all’anno per pochissimi giorni.
Hanno inoltre scoperto l’orientamento astronomico della Villa Jovis dell’imperatore Tiberio a Capri, e di recente nella Villa di Tiberio a Sperlonga, e ancora nell’antica Aventicum, la capitale dell’Helvetia romana, (l’attuale Avenches in Svizzera).
In tutti questi edifici l’archeoastronomia ha fornito una nuova chiave di lettura per l’interpretazione della loro funzione e del loro significato simbolico.
Grazie alla collaborazione con gli Speleologi dell’Associazione Sotterranei di Roma ha esplorato e studiato i percorsi sotterranei di Villa Adriana (mai aperti al pubblico), in particolare il Grande Trapezio, le gallerie sotterranee che collegano Roccabruna e l’Accademia e gli Inferi, fino ad allora inedite.
Hanno pubblicato insieme i libri
«Villa Adriana. Architettura Celeste. I Segreti dei Solstizi», 2011 ristampato nel 2016
«Pantheon. Architettura e Luce», 2021
«Castel Sant’Angelo, Mausoleo di Adriano. Architettura e Luce», 2024
e molti altri articoli dedicati all’Archeoastronomia negli antichi edifici romani.
È fondatrice del Progetto Accademia dedicato all’Accademia della Villa Adriana di Tivoli (ancora in proprietà privata), dove per la prima volta ha usato il Laser Scanner per un rilievo archeologico assieme agli architetti Umberto Pavanello e Giorgia Andreatta.
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Giuseppe Veneziano è archeoastronomo ed è stato uno dei soci fondatori dell’Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici (A.L.S.S.A.), della quale è da alcuni anni Presidente.
Dal 2005 è membro della Società Italiana di Archeoastronomia (S.I.A.), e fa parte dell'Osservatorio Astronomico di Genova.
Dopo essersi dedicato all'astronomia pura, interessandosi in particolar modo di comete e di spettrografia stellare, si è dedicato allo studio dell’archeoastronomia.
Dal 2009 collabora con Marina De Franceschini nello studio dell’Archeoastronomia in antichi edifici romani, che insieme hanno scoperto a Villa Adriana, nel Pantheon, e in molti altri siti romani.
Ha pubblicato numerosi articoli sull’argomento nel sito dell'ALSSA e diversi libri, fra i quali segnaliamo
«Un antico osservatorio astronomico. La Roccia del Sole: un calendario per gli uomini dell’Età del Rame» (2008, con Giuseppe Brunod);
«Il cuore celtico dell'Augusta dei Taurini. Il ruolo dell'astronomia nella fondazione della Torino delle origini» (2019, con Piero Barale).
EMAIL: giuseppe.veneziano59@gmail.com
WEBSITE: https://www.alssa.it
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